Voci leggere e sottili filtrano attraverso le fessure delle porte, fuggono al rumore di ali veloci che strappano il silenzio dalle stanze e le urla dalla città. Uno specchio profumato e tranquillo allontana la luce, incurante della cognizione del tempo, fino a luoghi in cui il sentiero si perde e l’oscurità diventa mantello invisibile e pesante in egual misura. Piccoli lumi disegnano la realtà a loro piacimento, aiutati dallo sguardo del viaggiatore concentrato su particolari conosciuti, convinto di intravedere antichi luoghi familiari ma non riconoscendoli affatto. Solo un animo impavido e tenace potrà distinguere il vero dal falso e seguire l’istinto verso più calde e gentili forme liquide. Ogni esploratore deve studiare le mappe e conoscere ogni possibilità nascosta all’interno delle reti dei pensieri astratti, imparando a seguire il percorso ad occhi chiusi.
Chi inciampa inseguendo sfuggenti note e gelsomini in fiore, domandandosi la ragione per la quale appaia impossibile catturarne l’immagine, facilmente verrà risvegliato dal proprio passo pesante, lungo oscure vie.
Ogni cosa è luce ed ombra ed essi, talvolta, accompagnano anche gli ignari.
Da quello che scrivi mi sento di consigliarti caldamente questo libro di racconti: http://www.fratinieditore.it/terrore_nero.html. L’ho adorato alla follia.
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Grazie per il consiglio, passerò sicuramente per un’occhiata!
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Grazie a te per la risposta! 🙂
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🙂
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